Terza aggiunta interpretativa al caso dell’inventario delle immagini

Ricevo e volentieri pubblico sul caso dell’inventario delle immagini con la Tecnica del modello ideale.
“Delle sette immagini le due relazionali evidenziano chiaramente una tipologia schizoide (Luna Park e Don Chisciotte); le quattro della tetralogia dell’Io evidenziano un’anima vecchia che si incarna per perfezionare il suo percorso precedente segnato da fughe in avanti… dove il Super Io gradualmente si veste dei panni della scienza sacra (con tutti i limiti dell’espressione nell’epoca attuale) mentre la pratica alchemica, oltre a mancare dei supporti necessari ad un’arte tradizionale dei secoli passati, è momentaneamente impedita per mancanza di alcuni requisiti riferibili alla schizoidia. Il Sé assume le vesti di Elia sul carro di fuoco e di tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono già accennate.

Elia sul carro di fuoco

Sintesi
Il lavoro, per quanto dipende dalla personalità, è quello di superare l’atteggiamento schizoide amplificato dalla paura di perdere i confini che oltre a venire dalle esperienze pregresse, ora è anche, e soprattutto, paura di dissoluzione dell’io per l’attrazione esercitata dal Sé (la così detta paura del sublime). Va portata a termine l’opera al nero, il viaggio agli inferi, che la ragione deve perseguire sempre più attivamente e subire sempre meno passivamente come è stato sino ad ora. Si rafforza così la personalità nei lati positivi e, al tempo stesso, si prepara un solido terreno per l’ascesa.
Occorre inoltre mettere in conto che quanto più ci avviciniamo al Centro, all’Io, tanto più la resistenza sistemica identitaria si coalizza alimentando i punti deboli e ingigantendoli; come recita un salmo davidico, realizzeremo fino in fondo i nostri limiti umani: “Ego autem sum vermis, et non homo”.
Tutti i piani del nostro essere saranno scossi da movimenti tellurici spaventevoli fino al raggiungimento della imperturbabilità.”
01/07/18