Schizoid Man

Se devo identificare uno stato d’animo che ha avuto un ruolo determinante nei momenti cruciali (da crucis) della mia vita questo è l’angoscia nelle modalità espressive descritte da Fritz Riemann nel libro che ha il titolo “Le quattro forme dell’angoscia” (Xenia Edizioni). In particolare l’angoscia da dedizione che ormai mi attanaglia puntualmente nei momenti di apertura al mondo sempre più profondi ma sempre più rari.

Copertina dei King Crimson che contiene Schizoid Man

L’esasperato impulso a «ruotare su se stessi» – come si esprime il nostro autore – porta inevitabilmente a “non dipendere da nessuno, non avere bisogno di nessuno, non avere obblighi verso nessuno”(p.19). E’ questo uno dei tratti caratteristici della personalità schizoide, una delle quattro che incarnano le quattro forme dell’angoscia e che corrispondono esattamente alle quattro subpersonalità principali della Psicosintesi descritte da Bruno Caldironi in “Psicodinamica e psicoterapia” (Edizioni del Girasole) e in “Seminari di psicopatologia” (Nanni Editore), e da Mauro Scardovelli in “Subpersonalità e crescita dell’Io”(Edizioni Borla). Alla personalità schizoide fa seguito quella depressa, quella ossessiva ed infine quella isterica.
Ritornando alla personalità schizoide occorre subito dire che una certa esperienza di solitudine si accompagna necessariamente al processo di individuazione psicologica perché “usciamo dalla protezione dell’appartenenza, dell’«essere-come-gli altri» e viviamo l’isolamento dell’individuo con angoscia. Infatti quanto più ci differenziamo dagli altri, tanto più siamo soli, e con ciò più facilmente soggetti all’insicurezza, all’incomprensione, al rifiuto e all’ostilità da parte degli altri.
Se però non siamo disposti ad affrontare questo rischio per divenire individui unici, autonomi, rimaniamo troppo invischiati negli aspetti tipici e collettivi, e restiamo in debito di qualcosa di decisivo nei confronti della nostra dignità di persone.”
Ovviamente non bisogna rimanere scompensati sul piano individuale a scapito di quello sociale e di appartenenza così come la personalità depressa che all’opposto è dimentica di se stessa in quanto individualità e dipende dagli altri nel suo inesausto bisogno d’amore. In sintesi occorre dare il giusto equilibrio alle due antinomie descritte dal Riemann: individuale/universale; conservazione/trasformazione.
Mi sono soffermato sulla personalità schizoide non solo perché mi calza a pennello ma anche perché – come scrive il Riemann – è la distorsione emergente tipica della nostra epoca. Ad essa è dedicata una canzone profetica dei King Crimson “Schizoid Man”, appunto, che consiglio di ascoltare perché è capace di far emergere questa angoscia e ci da l’occasione per iniziare ad accettarla se ancora non l’abbiamo fatto.
Lavis, 27 giugno 2018 – Fernando Potì