L’amicizia parziale

Trovare sintesi parziali è umano , rimanerci aggrappati non va bene (Assagioli). Il mondo è fatto di sintesi parziali eccetto che per gli illuminati e per chi ha assaggiato un briciolo di totalità. Per questi ultimi si apre il baratro della incomprensione e del disadattamento. Come vivere in un mondo fatto di parzialità quando il ricordo della totalità ci ha aperto, seppur per un attimo, le porte del Paradiso?
Non c’è modo di identificarsi in organizzazioni parziali anche benefiche (leggi volontariato: “amicizie parziali”) che inevitabilmente ci si autoemargina o si viene banditi come pecore nere!
La parzialità è figlia del binario e vuole il suo contrasto, legge che ci vuole separati fino in fondo… non c’è spazio per mezze misure.
La parzialità non ammette la totalità ma non viceversa. La totalità accoglie la parzialità come benevola e necessaria per l’evoluzione individuale e sociale, ma che ne è di chi quella totalità l’ha vissuta perduta e memorizzata?
Le conseguenze sono descritte da Roberto Assagioli in particolare in “Sviluppo spirituale e disturbi neuropsichici” e in altri articoli raccolti in “Lo sviluppo transpersonale”.
In chi non è adeguatamente preparato al risveglio spirituale si ingenera inevitabilmente una confusione di piani attribuendo al personale fatti e poteri
di natura spirituale. Ne conseguono esperienze dolorose che danno a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.
In questo percorso la società, gli amici, i familiari si sforzano a loro modo di ricondurre nella loro parzialità l’anima smarrita… confusione si aggiunge a
confusione. Certo una guida illuminata sarebbe necessaria ma, in estrema razio, Assagioli ci rassicura sul fatto che ognuno di noi ha una sua guida interiore, loquace con gli uomini di buona volontà.

Ricapitolando: Confusione di piani individuale/spirituale; Confusione per le sintesi parziali che il sociale vuole propinare come soluzioni salvifiche. Mescolandosi queste due confusioni generano il caos, quella notte oscura (SG+) richiamata spesso da Assagioli che tante sofferenze può infliggere. Queste confusioni sono vere e proprie battaglie psicologiche tra entità mentali che l’accresciuto potere personale tende a fissare. In realtà più che battaglie tra entità diverse si tratta di agitarsi della psiche che impatta contro il muro fermo e quieto della totalità dello spirito che per essersi fatto sentire è ora più vigile e pronto a rappresentare l’unica alternativa possibile.

Ogni attaccamento, adesione o semplicemente simpatia per una visione parziale, tende così ad evidenziare, al di là delle contingenze e dei personalismi, i suoi limiti, a dare la sua lezione e ad essere superata.
Ogni organizzazione parziale evidenzia i suoi limiti di qualsiasi natura e spinge alla ricerca di sintesi superiori. Ma chi ha vissuto un solo attimo di eternità, di unione, non può dimenticare quella esperienza di gioia e di pace anche se è ora soffocata sotto strati di entità parziali.
Non facciamoci ingannare dai personalismi, dalle antipatie, distanze, rifiuti, fughe e quant’altro… In ogni esperienza cerchiamo il succo alchemico che sintetizza “in alto come in basso” e che rappresenta ciò che rimane e si condensa di tante esperienze apparentemente strampalate e ci fa avanzare nella via della totalità.
Fernando Poti
Lavis, 11/05/2023