Seduzione e volontà


Dopo il ciclo ‘Schizoid Man’ in cui ho approfondito le dinamiche del disturbo schizoide di personalità e della schizofrenia ritorno alla ‘volontà’ intesa alla maniera della psicosintesi di Roberto Assagioli per come riesco a comprenderla e a viverla.
D’altronde il precedente ciclo aveva confermato qualcosa che sospettavo da tempo e cioè che dietro certe patologie psichiche c’è lo zampino di quello sconfinamento nella zona astrale di cui Assagioli ha scritto che ogni fiore colto ha attaccato allo stelo una serpe. Quella stessa serpe – simbolo anche delle farmacie – che dominata dà la salute e lasciata libera senza vincoli morali ed etici conduce alla follia. Su questo piano – quello astrale – l’azione delle due leggi – Legge di azione e reazione e Legge di ritmo ed equilibrio – citate da Assagioli ne ‘L’atto di volontà’, in base alle quali “chi fa del male attira il male su se stesso; chi è violento e spietato alla fine richiama su di sé la violenza e la crudeltà altrui”(p.20), può avere un effetto molto più devastante sulla personalità rispetto a quando esse “operano nel mondo fisico e nel mondo psicologico”.
Lo sapevano anche le ‘antiche tradizioni’ che nella serpe simboleggiavano appunto la corrente astrale che sedusse e ancora seduce la nostra anima (Eva) e che una volta che porremo sotto il nostro controllo ci consentirà di maturare uno stato di coscienza superiore (Maria) più consono all’emersione del nostro Io più autentico. Non a caso Assagioli mette la capacità di resistere alle seduzioni tra gli obiettivi dello sviluppo della volontà: “’vedetevi’ camminare con passo fermo e deciso, agire in ogni situazione con pieno dominio di voi, resistete ad ogni intimidazione e ogni lusinga”. Ed ancora: “Dinanzi ad una seduzione dolce e insinuante che a poco a poco vi avvince, la stessa forza [della volontà] erompe, ci scuote, ci libera.”(cit. tratte da: ‘L’educazione della volontà” reperibile gratuitamente su www.psicoenergetica.it )
C’è dunque una contiguità tra l’origine di alcune forme di psicopatologia e l’origine di quella ‘salute’ che viene a Dante dal ‘saluto’ della sua Beatrice (in fondo si tratta di locuzioni – salute, saluto, salvezza – derivanti dal latino ‘salus’).
Lavis, 25/02/2021
Fernando Potì